Riprendiamo a ragionare di libri guardando e analizzando la classifica dei libri più venduti in Italia. La classifiche realizzate da istituti di ricerca come Gfk e Nielsen Bookscan, leader mondiali di dati e analisi sui beni di consumo, sono strumenti diagnostici assolutamente attendibili che fotografano ogni settimana il mercato del libro, compilando i dati dei punti di vendita: librerie fisiche o digitali e grande distribuzione. Che sono i luoghi dove tutti non solo compriamo i libri che vogliamo leggere, ma dove alleniamo lo sguardo sui desideri possibili e futuri, miglioriamo le nostre competenze di potenziali lettori fino al desiderio impossibile, nascosto come un tarlo nella mente di ogni lettore, che è quello di leggerli tutti, i libri. Una prospettiva insensata e incommensurabile con quella della vita umana. Come nel racconto di Jorge Luis Borges, La biblioteca di Babele.

Guardare la classifica dei libri non è diverso dal guardare la classifica del campionato di calcio, è uno sguardo d’insieme che estrae il razionale dal reale certificando le quantità, i valori e i primati. Anche se la rilevazione non è ancora estesa agli ebook e agli audiolibri. Modalità di lettura in grande crescita anche in Italia. Dove, finalmente, l’industria del libro sta davvero bene e nessuno si può più lamentare che la gente non legga. L’estensione del mercato è ancora maggiore, perché le classifiche non perimetrano la crescente area del self publishing, l’autopubblicazione, in grande crescita grazie alle piattaforme digitali, che è la modalità di autopubblicazione, la più lontana, libera e selvaggia, dalla mistica del libro “unico” adelphiano scelto dalla mano degli dei calassiani.

Il terremoto

La classifica dà conto della natura ibrida dell’editoria: tra cultura e mercato perché il suo statuto è quello di industria culturale. La più importante per dimensioni e fatturato in Italia, maggiore della musica, del cinema, del teatro, dell’arte. A cavallo tra la conoscenza (il laboratorio d’idee), l’intrattenimento (perché non si fa peccato a divertirsi leggendo) e i soldi (i budget) cercando, a volte con successo, di trasformare persino la cultura in denaro. E viceversa. Infine dà conto delle scelte e dei gusti del pubblico.

Appunto. Veniamo ai libri, scelti dal pubblico. Nella prima classifica di settembre che rileva cosa sia successo in agosto, il mese dell’anno in cui si legge di più. È un terremoto. Culturale. Perché vincono i manga. Per la prima volta rubricati ufficialmente tra i libri. Con One Piece, primo assoluto, e Dragon Ball, terzo. A riprova che i ragazzi leggono.

A seguire si confermano le scrittrici di romanzi, che piazzano in top ten due libri per una. Serializzandosi. Trionfa Valèrie Perrin che piazza al secondo e quarto posto entrambi i suoi ultimi romanzi pubblicati da e/o Tre e Cambiare l’acqua ai fiori, un libro da più di due milioni di copie nel mondo di cui mezzo milione in Italia. A ruota Stefania Auci, quinta e ottava con i suoi Leoni di Sicilia, la saga dei Florio, editrice Nord. E Madeline Miller sesta e decima con Il canto di Achille e Circe, Marsilio.

Libri di cui diffidare perché di troppo successo? No, nel complesso, non è la solita pappa generalista, conformista e rassicurante. Sono libri scritti bene, raccontano storie avvincenti, disegnano personaggi credibili e offrono spunti di riflessione e identificazione personale. Tutta roba che ha a che fare con il piacere della lettura, il “piacere del testo” diceva Roland Barthes, scagliandosi contro il puritanesimo dell’analisi sociologica, quello che ti spinge a leggere senza interruzione e ti lascia la nostalgia quando hai chiuso l’ultima pagina.

E gli scrittori? Se la cavano soltanto Emanuele Trevi, nono, con oltre settantamila copie del suo bellissimo Due vite, Neri Pozza, illuminato dal premio Strega, e l’ottimo Antonio Manzini, undicesimo, con le Vecchie conoscenze del suo vicequestore Rocco Schiavone, oltre le centomila.

Nella saggistica tira un’aria destra: sempre prima la Meloni, s’affaccia un libro che ha molto venduto sulle piattaforme e segnala lo spirito del tempo che, purtroppo, dobbiamo rilevare: è Eresia, una summa delirante di tutte le teorie del complotto che riguardano il Covid e l’universo mondo, scritta dal medico negazionista Massimo Citro Della Riva per Byblou che sta davanti a Bobi di Calasso, i libri di Murgia e di Sallusti e Palamara.

Nel frattempo è uscito da Piemme Un fuoco che brucia lento, il nuovo romanzo di Paula Hawkins, quella della Ragazza del treno. Vedremo se manterrà le aspettative.

© Riproduzione riservata