- «Mi sono sempre considerato un poeta. Ho sempre saputo di essere poeta così come sapevo di dover fare film e creare una forma cinematografica che non era ancora abbastanza diffusa, che avesse più profondità, che cogliesse il vero e ci portasse vicino ai nostri sogni più febbrili, al cuore dell’esistenza.».
- «Nessuno ti legittima a comporre poesia: lo fai da te se ti riesce. Ebbene, scrivere è proprio ciò che ho sempre fatto e di conseguenza ho pubblicato libri molto presto, per esempio Vom Gehen im Eis (Sentieri nel ghiaccio, 1978). Tutto quello che ho scritto è derivato da un’esperienza fisica reale.»
- Ne Il crepuscolo del mondo, il protagonista, il soldato Hiroo Onoda, è un personaggio tipico di tante opere di Herzog, un uomo che sparisce dal mondo in base alla decisione di non arrendersi al mondo, un uomo che vede dentro e oltre le cose e allo stesso tempo non riesce a capire il senso e il corso della storia.
Ricca di precisione, definizione e attenzione alla parola, la scrittura di Herzog è potente e profonda. Così i suoi film, nel tentativo di cogliere il vero e portarci vicino ai nostri sogni più febbrili, al cuore dell’esistenza. Il brano inedito “Stelle, il mare” è tratto dal libro del regista, Ognuno per sé, Dio contro tutti, in prossima uscita per la casa editrice Feltrinelli nell’autunno 2022. Verso mezzogiorno il pianto delle donne cessò. Alcune avevano gridato e si erano strappate i cape



