- Agli Oscar 2022, Il potere del cane arrivava da grande favorito. Poi è andata come è andata (col solo premio alla regia), ma in fondo poco importa.
- Jane Campion non ha estetizzato solo la complessa relazione di Phil con la propria omosessualità, e con Peter, ma in generale tutto il suo film.
- L’impressione è che Jane Campion, pur animata di ottime intenzioni, abbia anche lei finito per usare un filtro, cercando più la verità nella bellezza che non il contrario.
Agli Oscar 2022, Il potere del cane arrivava da grande favorito. Poi è andata come è andata (col solo premio alla regia), ma in fondo poco importa. Perlomeno a me, perlomeno qui. Perché qui si parlerà della forma di questo film, della sua estetica e del loro legame con un sottotesto queer, che forse tanto sotto non è. Anzi. Personaggi Il personaggio più interessante del Potere del cane è quello della fragile Rose di Kirsten Dunst. Ma per la regista, Jane Campion, che nel film sposta progres



