SPECIALE 25 APRILE

I territori hanno ancora molto da raccontare sulla Resistenza

FOTO ARCHIVIO ISTITUTO PIEMONTESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETà CONTEMPORANEA “GIORGIO AGOSTI”
FOTO ARCHIVIO ISTITUTO PIEMONTESE PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETà CONTEMPORANEA “GIORGIO AGOSTI”
  • Oltre che per tipologia di fonti a disposizione, a suggerire l’opportunità di uno studio della Resistenza che tenga ben presente la dimensione regionale o locale è la necessità di evidenziarne il carattere plurimo e diversificato.
  • Un carattere che muta, nel tempo e nello spazio, se si considera che non tutto il territorio nazionale è stato liberato nello stesso momento e che molte regioni italiane hanno conosciuto quella che è stata definita una “Resistenza breve”. 
  • Il testo fa parte del numero speciale di Dopodomani dedicato al 25 aprile, in edicola e in digitale da sabato 22 aprile.

Gli studi sull’antifascismo e sulla Resistenza scontano talvolta in Italia il limite di non ragionare in chiave transnazionale guardando a un fenomeno che è stato invece capace di travalicare le frontiere dei singoli stati e far circolare persone e idee. Così come Robert Gildea ha evidenziato l’apporto dato dal «sangue degli altri» nel maquis francese, la storiografia più recente, spostando un simile approccio alla Resistenza italiana, ha evidenziato il ruolo dei combattenti non italiani (sovi

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