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Cultura

Mario Candotto, il partigiano allegro che ha sconfitto con l’umanità l’inferno di Dachau

Deportato a soli 18 anni, gli diedero il numero 69610. È sopravvissuto grazie alla sua resistenza silenziosa e all’identità che ha ritrovato nel lavoro, oltre che nell’affetto di suo padre, arrestato con lui. Una volta tornato, cominciò a parlare. Nelle scuole, nei viaggi della memoria, negli incontri pubblici. Ripeteva sempre: «Non si può dimenticare. Dimenticare sarebbe una colpa»