West Side Story, Friends, Spiderman, Pretty Woman: questa struttura tipica dei caseggiati di New York o altre grandi città americane è un archetipo cinematografico. Un luogo di evasione però ora rischia di scomparire per sempre
Nel 1990 Garry Marshall l’aveva pensata bene. La bella Vivian, capelli rossi e in tasca il mestiere più antico del mondo, “walkin’ down the street” su Sunset Boulevard a Beverly Hills.
Sul finale della storia l’aria era Amami, Alfredo da La Traviata di Giuseppe Verdi; la scena è quella di Pretty Woman, e lei è interpretata da Julia Roberts. Richard Gere, innamorato, mentre in bocca tiene un mazzo di rose, le promette amore per tutta la vita. Per raggiungerla nel suo appartamento, con un ombrello fa scivolare giù fino a terra la scala antincendio.
Struttura simbolo soprattutto degli edifici newyorkesi e imprescindibile per molte scene clou del cinema americano; in ferro, è il prodotto collaterale dell’inurbamento della società industriale dalla seconda metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, dei miseri caseggiati che si sviluppano in verticale per ospitare i lavoratori, prima inglesi poi americani (ovvero degli emigranti europei a New York e in tutta la East Coast), le scale anti incendio diventano ineluttabilmente iconici set della cinematografia americana.
L’inseguimento in auto – marchio del made in Usa – è spesso preceduto, o seguito, dalla corsa a piedi tra fuggiasco e braccatore su e giù per le rugginose rampe attaccate agli edifici della Grande Mela o di altre grandi città.
Un set da giallo
Hitchcock ne fa teatro di scene che dalla commedia virano alla tragedia della Finestra sul cortile (Rear Window): nell’afa estiva dell’East Village, a 40 gradi, tra i caseggiati di un’area industriale non ancora gentrificata, alcuni dormono stendendo il materasso sulle piattaforme che uniscono le scale antincendio in cerca di refrigerio e da lì vedono particolari che daranno una svolta alla trama.
Il film del regista inglese trapiantato negli studios hollywoodiani (dove è stato ricostruito l’intero cortile) è preceduto di cinque anni da The Window (La finestra socchiusa) nel quale un ragazzino (l’attore Bobby Driscoll vinse un Oscar) assiste a un omicidio dal suo giaciglio anti-calura, ma nessuno – né genitori né polizia – crederà al suo racconto.
Che siano supereroi o gente comune, chi, protagonista delle pellicole statunitensi, non è stato immortalato in azione lungo le fire escape che sa di sobborghi di città, di crimini appena compiuti o sventati. Quanti manigoldi e quanti poliziotti dietro di loro si sono arrampicati, sono scivolati o caduti dalle quelle rampe.
Dello stesso anno dell’inchiesta da cortile del duo James Stewart immobilizzato in una sedia a rotelle e dell’antesignana delle socialite Grace Kelly è Fronte del porto (On the Waterfront) dove le scale antincendio portano prima vendetta mafiosa poi passione ed espiazione tra le anime del porto newyorkese di Hoboken.
Una storia, si disse, con riferimenti autobiografici per Elia Kazan (figlio di emigrati turco-greci) che pochi anni prima aveva accusato 11 persone che avevano lavorato con lui di militanza comunista: in tempi di maccartismo un’infamia ammazza-carriera.
Storie d’amore e di fughe
Anche l’amore sale e scende le scale antincendio, appiccandosi negli sguardi tra Tony e Maria, novelli Romeo e Giulietta in un vicolo dell’Upper West Side newyorkese palco di un musical generazionale, prima teatrale poi cinematografico. Scale musicali anche in Colazione da Tiffany: Audrey Hepburn suona Moon river fuori dal suo appartamentino, richiamando l’attenzione di George Peppard. Seppur preso dal lavoro, aprirà la finestra per capire da dove provenga quella voce che accompagna il motivetto a firma di Henry Mancini.
Due scene, due melodie riconoscibili, ai lati opposti della città: al contrario della cantata di West Side Story, infatti, quella della celebre pellicola del 1961 avviene nell’Upper East Side. Ed è scalando al contrario una scala antincendio che Ross Geller e Joey Tribbiani cercano di salvare loro stessi da un infausto destino: quello di rimanere bloccati sul tetto del loro palazzo a Manhattan – non senza aver dato prima luogo a dialoghi esilaranti – dove i due convivono con gli altri quattro protagonisti della serie tv creata da Marta Kauffman e David Crane (e diventata un ponte generazionale), Friends.
Nei primi anni Sessanta è Spencer Tracey a vedersela con i pioli ferrosi fuori da un palazzo, nel corso di una fuga grottesca e assai comica, in quella che è stata classificata come una delle più grandi commedie americane di tutti i tempi, dall’American Film Institute, It’s a Mad, Mad, Mad, Mad World.
Non si sottrae agli scontri e agli inseguimenti lungo le vie di fuga neppure Spiderman: il supereroe dai cui grandi poteri «derivano grandi responsabilità» è stato avvistato lanciare ragnatele e raggiungere con un balzo il suolo dopo essersi dondolato da una sponda all’altra delle scale.
Un archetipo minacciato
Strutture nate per la sicurezza, diventate archetipo dell’immaginario cinematografico. E, ancora prima, luogo di evasione, come scrive Jacob Riis in How the Other Half Lives: «Nelle afose notti di luglio, quando le grandi baracche sono come fornaci ardenti, con le pareti che emanano calore assorbito, uomini e donne giacciono in file irrequiete e soffocanti, ansimando per respirare e dormire. Allora ogni camion per strada, ogni scala antincendio affollata, diventa una camera da letto, infinitamente preferibile a qualsiasi altra stanza della casa.
I balconi delle scale antincendio fungevano anche da deposito, una pratica che gli ispettori edili spesso criticavano. Le ringhiere delle scale antincendio venivano spesso utilizzate per arieggiare materassi e lenzuola, e vi venivano legati i fili per stendere i panni. Data la scarsità di spazio esterno nei quartieri popolari, fungevano spesso anche da “palestre per arrampicarsi” e aree gioco per bambini».
Ma il progresso e l’estetica minacciano questo simbolo cinematografico; da qualche anno a New York da sempre più edifici vengono smantellate quelle appendici applicate per soddisfare le norme di sicurezza di costruzioni altrimenti fuorilegge, soprattutto nei quartieri inizialmente industrial-popolari e poi diventati di tendenza; potrebbe essere la fine di un’era, e degli inseguimenti adrenalinici che hanno popolato il cinema d’azione americano.
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