- Il nazismo sullo schermo si rilegge in chiave obliqua e originale: lo fa il film La Zona di Interesse premiato a Cannes e anche un interessante documentario di Netflix, Eldorado: Il night club odiato dai nazisti
- Benjamin Cantu analizza in parallelo l’ascesa del nazionalsocialismo e la repressione politica affidata al famigerato Paragrafo 175 del codice penale che bollava come crimine la fornicazione tra uomini
- Nel nightclub, culla della comunità lgbt della Berlino anni Venti, si intrecciano infatti le strade di tre figure che aiutano a capire la società tedesca durante l’ascesa del nazismo: Ernst Rohm, Gottfried Von Kramm e Magnus Hirschfeld
Colpa probabilmente di La zona di Interesse (The Zone of Interest in originale), algido gioiellino di Jonathan Glazer che a Cannes meritava la Palma d’oro ma ha avuto “solo” il Grand Prix di Jury, se le letture oblique del nazismo in questo momento esercitano, non solo su di me, una seduzione speciale. Martin Amis, autore del celebre romanzo omonimo, è morto solo un paio di giorni dopo la proiezione in concorso del film, ma oso dire, a rischio scomunica, che la trasposizione su schermo è perf



