«Era quel vuoto, quel senso di libertà, che cercavano i ventenni e le ventenni di tutto l’Occidente che a partire dagli anni Novanta si sono trasferiti qui. Uno di loro ero io». Il testo è un estratto da La chiave di Berlino, Einaudi
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Nessun’altra città è così piena di vuoto. Ai margini del centro urbano di Berlino, a pochi minuti di metropolitana dalla torre di Alexanderplatz, la città si spalanca nel nulla: l’aeroporto di Tempelhof, dismesso nel 2008 e convertiti in un illogico parco senza qualità. Quasi niente alberi, niente colline, niente cascatelle o rocce romantiche a suggerire una natura violenta. Quasi niente e basta, in realtà: solo un chiosco di bevande e le colossali piste di atterraggio che tagliano ortogonalmen



