Secondo Silvio Perrella l’idea di associare l’autore ligure a una scrittura light è soprattutto un grandissimo equivoco. Quella dello scrittore è «una leggerezza tragica», di chi si sta accomiatando dalle cose che gli provocano dolore. E infatti spiega che per raggiungerla ha usato la trasversalità e una voce “diagonale” che procede per rimozioni
Silvio Perrella non è tanto d’accordo con la tesi di Antonio Franchini (precedente puntata della nostra inchiesta) secondo la quale l’immagine di Italo Calvino come «modello intellettuale» si precisò solo dopo la morte dell’autore de Il barone rampante, avvenuta il 19 settembre 1985 (a 61 anni di età) o addirittura dopo la pubblicazione delle Lezioni americane, tre anni dopo. «Io per esempio l’avevo preso a modello molto prima» afferma lo scrittore e critico letterario nato a Palermo ma napolet



