Ci sono giorni in cui mi dico che forse, dopotutto, le donne in effetti si meritano di guadagnare meno. Mica per altro, è che nessuno spende i soldi male come noi. Ho già scritto altre volte di Kim Kardashian, del suo essere insieme icona femminista e tutto ciò che c’è di male nel mondo, spirito del tempo incarnato e smandrappona qualunque, ma soprattutto ho scritto della mia passione per Skims, il marchio di vestiti e guaine contenitive sui toni del marrone (il più inguardabile dei colori, prima che arrivasse lei) e dalla coolness inedita (ricordate i mutandoni di Bridget Jones? Ora sarebbero di Skims e non se ne vergognerebbe).

Tra i valori dichiarati del brand c’è ovviamente l’inclusività, parola chiave dei nostri tempi in cui dobbiamo sentirci tutte belle così come siamo, ma a farcelo sapere è una famiglia di donne che ha speso moltissimi soldi per cambiarsi i connotati.

Comunque le mutande di Kim Kardashian sono favolose e ho ormai accettato di buon grado l’idea che una milionaria continui ad arricchirsi grazie a me se questo significa che posso sentirmi un po’ più bona. E lei deve saperlo che io e molte altre ragioniamo così, perché periodicamente se ne esce con qualche nuova cazzata per vedere fino a che punto siamo fidelizzate.

Prima c’era stato il reggiseno con i capezzoli in rilievo: una vita a ossessionarci per nasconderli sotto le magliette e le coppe rigide e poi scopriamo che invece non solo potevamo mostrarli serenamente per tutto questo tempo, ma che qualcuno avrebbe addirittura pagato 86 euro per simulare l’effetto di un petto intirizzito.

Il reggi-mento

Ora la Kim mette di nuovo alla prova la nostra intelligenza e questa settimana lancia un nuovo prodotto che mi immagino abbia scatenato grasse risate nel corso della riunione in cui è stato concepito.

The Ultimate Face è un oggetto a metà tra una benda per grandi ustionati e un passamontagna con i buchi per le orecchie, che avvolgendo la faccia di chi lo indossa promette di definire la linea della mandibola nel sonno e levigare la pelle grazie alle sue fibre intrise di collagene. In pratica 62 euro di reggi-mento.

Si usa a letto perché nessuna persona sana di mente andrebbe in giro con questa cosa in testa. "The uglier you look when you go to sleep, the prettier you look when you wake up” (più brutta sei quando vai a dormire, più bella sarai quando ti svegli) dicono quelle che stanno provando The Ultimate Face su Tik Tok.

Non abbiamo tregua neanche di notte: la routine serale – tra bendaggi, maschere, cuffie di seta – oltre a renderci momentaneamente orrende, richiede ormai più tempo di quello che impieghiamo per prepararci ad uscire di casa. Non sarà troppo lavoro per sembrare naturalmente belle?

Un’esigenza nuova

Ci sarebbe da chiederlo a qualcuno che studia queste cose, ma dubito che fasciarsi la faccia possa in alcun modo tonificare il profilo. Credo cioè che non ci sia nessun valore scientifico nelle fibre al collagene di The Ultimate Face. Sapete invece cosa lo tonifica? Il botox che la Kim si fa sparare a quintali con regolarità.

Eppure una parte di me ormai completamente fritta dall’abuso di contenuti cretini, desidera provarla e vedere se non sia proprio quello il segreto di bellezza che mi manca. Ripenso spesso alla personale e dubbia moralità di Wanna Marchi, secondo cui «i coglioni vanno inculati», e mentre guardo decine di video di ragazze entusiaste di questo calzino color carne da mettersi in testa, mi chiedo se non avesse ragione lei.

Che differenza c’è tra una finta pillola dimagrante e questo dispositivo per definire la mandibola? Un’esigenza tutta nuova, peraltro. Da quando ce ne frega della mandibola? Non bastavano le tette, i glutei, le labbra, il ventre piatto? Non spendiamo già abbastanza soldi per unghie, capelli, peli e manutenzione generale? Il confine tra la cura di sé e la schiavitù è sottilissima. A volte è addirittura invisibile a occhio nudo, come una fibra al collagene.

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