Il divieto approvato dal palamento reca un danno infinito ai bambini nati dalla surrogata che già esistono, i quali si vedono stigmatizzati e bollati come fossero “nati da crimine”. Inoltre offende le donne che si offrono per puro altruismo di portare avanti una gravidanza per altri
Approvata in prima lettura la legge sul divieto universale di “gravidanza per altri” (Gpa), la ministra della Famiglia Eugenia Roccella ha esultato dicendo che con questo divieto «l’Italia si pone all’avanguardia nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini a livello internazionale». Forse Roccella non ricorda di aver detto cose simili anche 20 anni fa per la Legge 40/04, che invece ci ha fatto fare una pessima figura nel mondo, tanto che la nostra corte costituzionale si è affrettata a



