- Perché riceviamo la versione di vaccino confezionata per il mercato americano e non quella specifica per l’Europa? Perché di questa, di fatto, non ce n’è.
- L’impianto di produzione – come riferisce Health Policy Watch citando un rapporto per gli investitori datato 9 maggio – è stato smantellato proprio prima che scoppiasse questa nuova emergenza per fare spazio a due nuove linee di produzione, quella di un vaccino contro la rabbia e di uno contro l’encefalite delle zecche che la società scandinava aveva acquistato da Gsk.
- Se anche si volesse fare marcia indietro – e speriamo che ci si stia pensando – le prime nuove forniture non potrebbero arrivare prima del 2023.
Nelle due circolari con cui il ministero della Salute ha indicato la strategia vaccinale che per il momento si intende seguire contro il vaiolo delle scimmie, c’è un piccolo dettaglio che lascia immaginare quanto sarà difficile in Europa avere le dosi sufficienti a fermare l’epidemia, che fuori dall’Africa colpisce duro soprattutto qui. Sebbene infatti entrambi i documenti facciano riferimento alla donazione dei vaccini da parte della Commissione europea, il prodotto di cui si parla non è Imv
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