Europa

Crepe nel sistema Orbán, ma l’opposizione è fragile. Così gli influencer guidano la piazza

L'organizzatrice delle proteste, la youtuber Edina Pottyondy. Foto Niki Bolega
L'organizzatrice delle proteste, la youtuber Edina Pottyondy. Foto Niki Bolega

Lo scandalo della grazia concessa a chi copriva i casi di pedofilia ha portato a dimissioni, rivelazioni e scontri interni al regime. I partiti anti Orbán non sono in grado di approfittarne, perciò ci pensano youtuber come Edina Pottyondy e cantanti, a convocare la protesta. Intanto Fidesz studia la exit strategy; include altra propaganda omofoba

A San Valentino ci aveva provato Momentum, ma non è stato amore: con questo partito d’opposizione, in pochi sono scesi in strada. Questo venerdì invece andrà diversamente. La sequela di scandali, dimissioni e faide intestine che sta attraversando il sistema orbaniano farebbe la fortuna dell’opposizione a Viktor Orbán, se non fosse che questa opposizione è ormai già da un po’ frammentata e moribonda. Perciò a convocare in protesta la società civile ungherese, questo venerdì alle sei di pomeriggio

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