reportage

Nell’avamposto di Orbán a Bruxelles. Füredi, lo stratega dell’Mcc: «Vogliamo l’egemonia culturale»

Abbiamo incontrato il sociologo nell’istituto Mathias Corvinus Collegium da lui diretto a Bruxelles. Si tratta di una macchina di soft power orbaniana, ed è la modalità con cui il premier evita l’isolamento: «Bisognava reagire in fretta». Così il despota che ha ispirato Meloni ha lanciato la sua offensiva

«È una vergogna che Giorgia Meloni abbia sabotato l’alleanza tra sovranisti e conservatori in Ue». E ancora: «Abbiamo aiutato noi i gruppi di agricoltori dei vari paesi europei a fare rete tra loro per protestare». Il fatto che abbiano messo a ferro e fuoco Bruxelles è un problema? «Rispondo a titolo personale: per me no». Frank Füredi non ha paura di andare allo scontro; anzi si può dire che sia il suo mestiere. La «guerra culturale» è una delle sue locuzioni più usate. Una volta era «un espone

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