giochi di ruolo

Il duo Meloni – Orbán: separati in casa per influenzare il Ppe

La premier tiene Fidesz fuori dai Conservatori ma promette al despota di «collaborare». Lui lancia affondi e aumenta il potere negoziale italiano sulle nomine. Anche stavolta, come ai tempi di Merkel, giocare il ruolo del cattivo d’Europa fa anzitutto gioco a qualcun altro

«Tre partiti europei prendono decisioni tra loro e si spartiscono le nomine, ma il progetto europeo era quello di coinvolgere tutti. Adesso non è così. L’Ungheria non può accettare il patto sui top jobs». Anche questo lunedì, in conclusione delle dichiarazioni congiunte con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, con il suo affondo Viktor Orbán ha giocato il ruolo del cattivo d’Europa. E anche stavolta, come ai tempi della cancelliera Angela Merkel, il gioco di Orbán fa anzitutto gioco a qualcun altro:

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