- «Ma certo, che a Napoli ci va! Perché non dovrebbe andarci?», dice Alessandra Mussolini in un corridoio dell’Europarlamento.
- A Napoli, a giugno, è previsto un summit del Ppe. E tra le delegazioni dell’est c’è chi rabbrividisce all’idea di finire fotografato assieme a Silvio Berlusconi, soprattutto dopo i suoi attacchi a Volodymyr Zelensky. Se il gruppo dei Popolari si è ricomposto, martedì pomeriggio, è anche per un implicito “patto di Napoli”, ovvero per la speranza che Berlusconi non si presenti.
- Ma la serenità in famiglia – quella popolare europea – si regge su un presupposto fragilissimo, e cioè la prevedibilità del fondatore di Forza Italia.
«Ma certo, che a Napoli ci va! Perché non dovrebbe andarci?», dice Alessandra Mussolini in un corridoio dell’Europarlamento. A Napoli, a giugno, è previsto un summit del Ppe. E tra le delegazioni dell’est c’è chi rabbrividisce all’idea di finire fotografato assieme a Silvio Berlusconi, soprattutto dopo i suoi attacchi a Volodymyr Zelensky. Se il gruppo dei Popolari si è ricomposto, martedì pomeriggio, è anche per un implicito “patto di Napoli”, ovvero per la speranza che Berlusconi non si prese



