- Entrambi promettevano una pronta rivincita, con lo scopo dichiarato di dimostrare che, senza la limitata scelta del ballottaggio,i francesi avrebbero espresso quella insofferenza nei confronti del presidente rieletto che le inchieste demoscopiche attestano ormai da almeno due anni.
- Basandosi sui risultati del primo turno i commentatori avevano ipotizzato a caldo una futura Assemblea nazionale divisa in tre blocchi di peso quasi equivalente.
- L’eventuale ottenimento di 30-35 deputati Rn, e la contemporanea probabile assenza di esponenti di Reconquête nell’aula parlamentare, non pare destinata a sancire una solida egemonia del partito di Marine Le Pen su quest’area litigiosa.
Un terzo turno: così, quasi in contemporanea, Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon avevano definito le elezioni legislative del 12 e 19 giugno all’immediato indomani del risultato finale del lungo confronto per la conquista dell’Eliseo. Costretti a riconoscere la pur onorevole sconfitta subita nel tentativo di sottrarre la presidenza della Repubblica a Macron, entrambi promettevano una pronta rivincita, annunciando la mobilitazione dei sostenitori da quel momento fino alla nuova chiamata alle u



