L’attentato terroristico nel nord del Kosovo non ha segnato alcun punto di svolta: l’impostazione del dialogo è la stessa di prima e non c’è per ora all’orizzonte l’intenzione di prendere delle misure contro la Serbia per il suo presunto coinvolgimento nell’operazione
È grande la confusione sotto il cielo di Bruxelles. A poco più di un mese dall’attentato terroristico nel nord del Kosovo ad opera di gruppi paramilitari serbi, l’Ue non è riuscita a rilanciare il dialogo tra Belgrado e Pristina che giace su un binario morto da mesi. E questo nonostante l’appello lanciato ieri dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a Pristina, seconda tappa del suo tour nei Balcani, affinché Serbia e Kosovo attuino l’intesa concordata a marzo. Né è bastato



