Il capo dell'Osservatorio nucleare delle Nazioni Unite, Rafael Grossi ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza che i combattimenti nei pressi dell'impianto nucleare ucraino di Zaporizhzhia hanno scatenato una «grave crisi». La riunione del Consiglio è stata indetta su richiesta della Russia per discutere della situazione dell’impianto nucleare, da tempo al centro di attacchi per cui russi e ucraini si rimpallano le responsabilità.

Gli attacchi sono continuati negli ultimi giorni e la riunione è stata organizzata dopo che Kiev e Mosca si sono nuovamente accusate a vicenda di aver bombardato il sito. «Quello che stiamo vivendo è un momento serio, un momento grave e l'Aiea deve poter condurre la sua missione a Zaporizhzhia il prima possibile» ha dichiarato Rafael Grossi, che ha fatto eco al segretario generale Antonio Gutteres nel suo appello a cessare i combattimenti.

La situazione

Per ora, la situazione sembra sotto controllo, anche perché l’attività della centrale, che è la più grande d’Europa, è stata limitata per ridurre la possibilità di incidenti. 

L'agenzia nucleare ucraina Energoatom però ha denunciato come gli ultimi attacchi siano avvenuti non distanti da uno dei sei reattori dell'impianto e che, per questo motivo, alcuni sensori di rilevamento sono stati danneggiati.

Secondo il rappresentante permanente della Russia all'Onu Vasily Nebenzyaurante, intervenuto durante la riunione, l'Occidente ha mostrato di adottare due pesi e due misure durante la crisi ucraina per cui «non c'è mai alcuna responsabilità di Kiev in nulla».

Secondo Volodymir Zelensky, invece, l'utilizzo da parte di Mosca della centrale nucleare per imporre le proprie condizioni e' una nuova dimostrazione di come i russi abbiano «toccato il fondo nella storia mondiale del terrorismo». La centrale è nell’area sotto il controllo russo, e gli ucraini temono che accettare i controlli di un ente internazionale come l’Aiea possa essere un primo passo verso la legittimazione dell’occupazione. 

© Riproduzione riservata