Il governo orbaniano inasprisce il clima sul caso Salis. Il ministro degli Esteri Szijjártó è, tra tutti i membri dell’esecutivo Orbán, il più smaccatamente legato al Cremlino. Kovács, da megafono del premier ungherese, è pure morbido con Putin
Duri con un’innocente fino a prova contraria – perché l’iter processuale per Ilaria Salis è in corso – eppure morbidissimi con Vladimir Putin. Nelle ultime ore due esponenti del governo orbaniano – il ministro degli Esteri Péter Szijjártó e Zoltán Kovács, il portavoce internazionale – hanno inasprito il clima sul caso Salis, tuttora detenuta a Budapest, prendendo a strattoni i media italiani – e indirettamente pure il governo Meloni – e dando duri giudizi prematuri: «Questa signora, presentata c



