- Se date retta alla propaganda orbaniana, vi convincerete che il governo ungherese stia stringendo sempre più affari con la Russia sull’energia. Questa è la finzione creata ad arte da Viktor Orbán e dal suo entourage.
- La vera storia è un’altra, ed è una notizia bomba: in realtà il governo ungherese, sotto la pressione di Washington che minacciava sanzioni, si è diretto al Cremlino questo mese proprio per gestire un divorzio: quello di Rosatom dal progetto di ampliamento della centrale nucleare ungherese.
- Rosatom si prepara a lasciare il controverso progetto Paks 2, e la Francia viceversa si attrezza per subentrare. Orbán è andato apposta all’Eliseo a preparare questo scenario. Le notizie filtrate già qualche giorno fa da fonti ungheresi a Domani iniziano ora a trovare anche i primi riscontri pubblici.
Se date retta alla propaganda orbaniana vi convincerete che il governo ungherese stia stringendo sempre più affari con la Russia sull’energia, e che stia andando allo scontro frontale con Ue e Usa. Questa è la finzione creata ad arte da Viktor Orbán e dal suo entourage. La vera storia è un’altra, ed è una notizia bomba: in realtà il governo ungherese, sotto la pressione di Washington che minacciava sanzioni, si è diretto al Cremlino questo mese proprio per gestire un divorzio: quello di Rosa



