- La segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati, Esther Lynch, sulle colonne di Domani lancia un messaggio ai lavoratori di tutta Europa in occasione del primo maggio.
- Di fronte a imprese che in nome dei profitti alimentano l’inflazione, di fronte all’impoverimento dei salari reali e alla nuova ondata di austerità che una fetta di politica prova a imporre, il ruolo dei lavoratori e delle loro organizzazioni collettive è più cruciale che mai.
- La primavera di scioperi, proteste e vertenze in corso in Europa deve incoraggiare e inorgoglire. Il prossimo passo è stabilire una piattaforma comune. La Confederazione lo farà nel congresso di maggio a Berlino, e lancerà un punto di partenza: niente fondi pubblici alle imprese che sacrificano salari e diritti.
Il primo maggio non è solo un’occasione per celebrare ma anche per manifestare dissenso, e quest’anno il movimento dei lavoratori europei ne ha tutte le ragioni. Affrontiamo una crisi del costo della vita alimentata da imprese che cinicamente sovraccaricano prezzi e utili con l’alibi di problemi di approvvigionamento causati da pandemia e guerra. Al contempo, il taglio più consistente dei salari reali mai registrato dall’inizio del secolo fa sì che i lavoratori fatichino a far fronte ad affitt


