Il magnate George Soros lascia il suo impero filantropico al figlio Alex, che taglia i finanziamenti europei. L'addio all'Europa della Open Society segna l'epilogo (paradossale) dell’esperimento di liberalismo avviato in Ungheria 40 anni fa
Il ritiro dei Soros dall’Europa ha una trama che evoca altri grandi ritiri americani: si finanzia quello che poi diventerà il proprio nemico; si sviluppa poi una contesa con un sempre maggiore dispiegamento di risorse. Infine si abbandona il campo repentinamente. L’Afghanistan di George Soros è l’Ungheria e con lei l’Europa; il talebano della storia è Viktor Orbán, inteso come simbolo degli illiberalismi continentali. Il ritiro – brusco – coincide con un cambio di amministrazione; quando cioè A



