- Ci sono libri che contengono storie, e poi ci sono libri che sono in sé una storia. È in sé una storia, il libro A hatalom megszállottja. Orbán Viktor Magyarországa, che in italiano suona: Stregato dal potere. L’Ungheria di Viktor Orbán. Viene stampato in una tipografia segreta, per dirne una. «Abbiamo un patto: non dobbiamo rivelare qual è».
- Ed è un libro che «nessuno era abbastanza coraggioso da pubblicare», come dice Csaba Lukács, direttore di un giornale libero. Si è reinventato editore per l’occasione. Sono serviti anche il guizzo di un anziano pianista, e il supporto popolare con una raccolta fondi.
- Il libro non avrebbe nulla di eretico in realtà: è il frutto del rigoroso lavoro di uno storico, Stefano Bottoni. Il fatto è che l’opera ha un protagonista che non ammette critiche – Orbán – e viene stampata in Ungheria: l’impresa era poter restituire agli ungheresi una ricostruzione delle derive autoritarie del loro premier.
Ci sono libri che contengono storie, e poi ci sono libri che sono in sé una storia. È in sé una storia, un libro che viene stampato in una tipografia segreta, per esempio. «Abbiamo un patto: non dobbiamo rivelare qual è». Ed è in sé una storia, un libro che «nessuno era abbastanza coraggioso da pubblicare», come dice Csaba Lukács, che si è reinventato editore per l’occasione. Che libro è questo, allora? Cosa conterrà mai di così eretico da dover essere stampato senza che si sappia dove? Ness



