- Qualcuno si è chiesto se l’Ungheria, Paese che si pone frequentemente in contrasto con i principi fondanti e l’azione dell’UE, possa esserne estromesso. Non esiste un meccanismo giuridico per espellere uno Stato membro. Ma vi sono altri rimedi.
- In diversi casi, l’Ungheria è stata oggetto di procedura di infrazione. Siccome è difficile che tale procedura porti a risultati, l’UE ha elaborato un meccanismo di “condizionalità”, che subordina il beneficio di finanziamenti dell’UE al rispetto da parte di un Paese membro dei principi dello stato di diritto
- Un ulteriore meccanismo – denominato opzione “nucleare” - permette di sospendere alcuni diritti di uno Stato membro, incluso il voto nel Consiglio, in caso di violazioni dei Trattati. Per attivarlo serve un voto all’unanimità: Ungheria e Polonia si sono finora “scudate” a vicenda.
Il veto dell’Ungheria ha reso difficoltosa l’approvazione del sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea (Ue) verso la Russia, a seguito dell’aggressione dell’Ucraina. Com’è noto, si è arrivati al varo a seguito di lunghe trattative sull’embargo del petrolio, e comunque dopo aver assolto anche all’ultima delle condizioni poste da Viktor Orbán, vale a dire la cancellazione del patriarca russo Kirill dalla lista delle persone colpite da misure restrittive. Qualcuno si è chiesto se l’Ungher



