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Il deputato Donzelli, fedelissimo di Meloni, cita relazioni di servizio della polizia penitenziaria per sostenere connivenze tra l’anarchico e la ‘ndrangheta. La strategia per contenere il caso che spacca la maggioranza.
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Donzelli sostiene che siano accessibili a tutti i parlamentari, in realtà le relazioni di servizio della polizia penitenziaria non sono pubbliche nè divulgabili e non sono consultabili dai parlamentari proprio perchè contengono informazioni sensibili per la sicurezza, ma sono custodite dal Dap.
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Il tutto sarebbe avvenuto all’insaputa di Nordio, che ha incaricato il suo capo di gabinetto di «ricostruire con urgenza» quel che è accaduto alla Camera. Ovvero, come sia stato possibile che Donzelli avesse quei documenti.
La vicenda di Alfredo Cospito è in un vicolo cieco: il detenuto è in pericolo di vita e il governo non intende revocare il carcere duro. Il rischio, però, è che la morte di Cospito sia un colpo per Giorgia Meloni. Per questo Fratelli d’Italia ha provato a cambiare la narrazione, affidando l’articolazione della strategia difensiva al deputato Giovanni Donzelli, fedelissimo della premier. «La mafia sta utilizzando il terrorista Cospito, un influencer, per far cedere la mafia sul 41 bis», è la bom



