L’ex ministra dell’Istruzione e deputata Lucia Azzolina lascia il Movimento 5 stelle ed entra in Insieme per il futuro, il nuovo partito di Luigi Di Maio, nato dalla scissione con il M5s. 

Azzolina ha annunciato la sua decisione alle telecamere, spiegando che «l’addio non è stata una scelta semplice» ma che non ha più speranza nel nuovo corso di Giuseppe Conte

«Sono qui per dirvi che sto per uscire dal Movimento 5 stelle e firmerò nelle prossime ore per entrare nel nuovo gruppo guidato da Di Maio. Evidentemente non è stato facile decidere e se guardassi alla convenienza personale non dovrei farlo, perché sono al primo mandato e ho anche restituito tutto. Però vivo da tanti mesi un enorme disagio. È come un fidanzato che speri che possa cambiare, ma non cambia. Anzi peggiora». 

L’ex ministra si dice delusa dalle decisioni di Conte. «Ho passato gli ultimi tre giorni a chiedere un cambiamento che non ci sarà. Ne ho avuto la conferma definitiva. Oggi mi chiedo cosa sia il Movimento 5 Stelle e non so rispondere. Il famoso nuovo corso, quello della maturità politica, non è mai iniziato. Non siamo né carne né pesce».

Azzolina è al primo mandato e doveva essere ricandidata in Sicilia, in un collegio piuttosto sicuro nonostante il calo nei sondaggi del Movimento negli ultimi mesi: il suo addio è un duro colpo per Conte, che ora teme addii di ulteriori maggiorenti. 

I rientri

Il presidente e il suo staff sono impegnati dal giorno della scissione a cercare i transfughi per convincerli a tornare. Finora hanno avuto successo solo in due casi, quello del senatore Emiliano Fenu, tornato sui suoi passi già mercoledì, e della deputata Vita Martinciglio. «Cari tutti, vi comunico che ho deciso di tornare nel posto dove, nonostante tutto, mi sento ancora a casa: nel Movimento 5 Stelle» ha scritto. «In questi giorni, l'avrete notato, ho vissuto con sofferenza la decisione di lasciare il gruppo per fare parte di questo nuovo progetto, e alla fine il cuore ha avuto la meglio su tutto il resto».

La deputata ha anche spiegato all’AdnKronos che è stato decisivo per la sua decisione il colloquio con il leader del Movimento. «Ho visto Giuseppe e ho avuto anche altre interlocuzioni. Auguro ai colleghi di Ipf il meglio: nutro ancora la speranza che un giorno le nostre strade si possano incontrare di nuovo».

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