La Russa e Mollicone sostengono che la realtà sulla strage alla stazione di Bologna sia diversa da quanto accertato in giudizio. Disconoscere la valenza della verità processuale con modalità che deragliano dai binari del diritto può dirsi un'alterazione delle regole democratiche. Significa legittimare un “tutti contro tutti”. Ed è un segnale preoccupante per il nostro sistema democratico.
La commemorazione di una strage dovrebbe essere un momento dedicato alle vittime, e non il tentativo più o meno palese di sovvertire le conclusioni raggiunte dalle relative sentenze. Eppure è ciò che è accaduto, a opera di esponenti di Fratelli d’Italia, in occasione del ricordo della strage alla stazione di Bologna. Ignazio La Russa ha parlato di «vile attentato» che «le sentenze hanno attribuito a una matrice neofascista», quasi a insinuare che la realtà sia diversa. Federico Mollicone è stato



