- Il carcere di Cassino vive da tempo una situazione molto critica, tra sovraffollamento, servizi mancanti e autolesionismo diffuso.
- Un detenuto ha presentato istanza al tribunale di sorveglianza perché per diversi mesi a Cassino ha vissuto in uno spazio inferiore a quello garantito per legge.
- Il magistrato ha accolto il suo reclamo e lo ha scarcerato, dopo uno sconto di pena di 20 giorni.
Per almeno 203 giorni un detenuto del carcere di Cassino ha vissuto in condizioni inumane e degradanti, contrarie alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Per questo motivo il magistrato di sorveglianza di Frosinone ha deciso di scarcerarlo, accogliendo il suo ricorso. È una pronuncia innovativa quella che arriva dal Lazio, non la prima del suo genere ma forse la più rumorosa per le conseguenze che si porta dietro, anche perché accende i riflettori su un carcere da tempo definito probl



