Due giorni di seduta fiume decideranno se il leader di Autonomia e Indipendenza può rimanere al Csm anche da pensionato. Contro di lui Magistratura indipendente e Magistratura democratica
- Davigo sostiene che nè la Costituzione, nè la legge sul funzionamento del Csm stabiliscano la decadenza dalla carica dopo il pensionamento e che requisito di essere in attività esista solo al momento dell’elezione.
- Magistratura indipendente e Magistratura democratica, invece, ritengono che un togato in pensione non sia più legittimato perchè non più sottoposto al podere disciplinare del Csm.
- Il Consiglio è spaccato sul voto. Area ha chiesto che lo scrutinio sia palese e questo potrebbe cristallizzare le posizioni delle correnti. La decisione verrà presa mentre si vota per eleggere la nuova Anm
Il fascicolo sul tavolo è di quelli che pesano e sopra c’è scritto il nome di Piercamillo Davigo. La questione non è più rinviabile: l’ex pm di Mani pulite e togato del Csm andrà in pensione il 20 ottobre e il Consiglio deve esprimersi sul suo diritto di rimanere nell’interno dell’organo di autogoverno dei giudici. Non ci sono scappatoie: o fuori o dentro. Per questo il plenum si prepara a due giorni campali,, «con eventuale prosecuzione mercoledì 21 ottobre alle ore 10». La questione sicuramen



