Il suprematismo bianco e l’estremismo di destra sono una minaccia conclamata, non solo negli Stati Uniti: nell’ultimo decennio terroristi neonazisti e xenofobi hanno compiuto massacri dalla Norvegia alla Nuova Zelanda, passando anche per l’Italia.

Sul filone neofascista classico, contraddistinto dall’odio antisemita, si sono innestate nuove teorie cospirazioniste che incolpano i burocrati di Bruxelles di voler cancellare la sovranità nazionale e “sostituire i popoli indigeni europei” con immigrati africani.

Semplificando, in Italia possiamo distinguere tre fasi storiche dell’estremismo eversivo di destra: quella a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, con la strategia della tensione e le bombe, quella all’inizio del nuovo millennio contraddistinta da violenza politica di strada e azioni squadriste, infine quella attuale che segue il trend internazionale, fatto di stragi, soprattutto contro minoranze, in moschee, sinagoghe, scuole o discoteche.

Non minimizzare

Ci sono almeno due episodi che lo confermano. Nel 2011 il simpatizzante di CasaPound Gianluca Casseri sparò a cinque senegalesi nel centro di Firenze, uccidendone due, prima di essere braccato dalla polizia e di togliersi la vita.

Nel 2018 l’ex candidato locale della Lega e neofascista Luca Traini ferì a colpi di pistola sei africani incontrati nelle vie di Macerata, per “vendicare” l’omicidio di Pamela Mastropietro commesso da un nigeriano. Traini si consegnò con il tricolore sulle spalle e vennero trovati in suo possesso materiali di ideologia nazista. Il caso di Luca Traini, che alcuni erroneamente minimizzano come un episodio di disagio mentale, è invece ritenuto molto importante e simbolico dalla galassia estremista di destra.

Non a caso Brenton Tarrant, lo stragista di Christchurch che nel 2019 uccise 51 persone in due moschee della Nuova Zelanda, iscrisse sui caricatori del suo fucile anche il nome di Traini, oltre a quelli di personaggi storici e altri terroristi a cui si ispirava.

Negli Stati Uniti, la cosiddetta “grande sostituzione etnica” che denunciano i suprematisti bianchi ha una declinazione contro i neri e i latinos. Gruppi terroristi come The Base e l’Atomwaffen Division adottano una strategia “accelerazionista”, cioè puntano a inasprire le tensioni politiche per scatenare una guerra razziale e creare un etno-stato bianco. Infatti, negli anni Ottanta nacque il progetto di Imperativo Territoriale del Nord-Ovest, per fondare uno stato ariano nelle zone montane degli Stati Uniti, dove non ci sono quasi minoranze afroamericane o ispaniche. Non è un caso che il campo di addestramento di The Base si sia tenuto nelle foreste di Spokane, nello stato di Washington.

In questo contesto si inserisce anche il filone “survivalista” che prevede uno stile di vita immerso nella natura per prepararsi (i cosiddetti preppers) a una guerra apocalittica. Il gruppo The Base ha un’ideologia suprematista ed è stato fondato nel 2018 da Rinaldo Nazzaro, ex dipendente del Pentagono e consulente dell’intelligence americana, che si è trasferito a San Pietroburgo dove ha ottenuto protezione dal regime russo che l’ha fatto intervistare sulla tv di stato nel 2020.

The Base è stata dichiarata un’organizzazione terrorista da Stati Uniti e tutti gli altri paesi anglofoni per gli attentati pianificati dai suoi membri.

Nazzaro ha chiesto di concentrarsi su azioni non direttamente attribuibili, per destabilizzare la società e spingerla verso una guerra razziale. Eppure, la Digos ha arrestato a Bari Luigi Pennelli, che si dichiarava affiliato a The Base e a capo di una cellula che faceva proselitismo. Non tutta l’estrema destra americana ha però la stessa agenda: altri gruppi, come i Proud Boys, gli Oath Keepers e i Three Percenters, accettano anche latinoamericani ma hanno partecipato all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, in cui sono morte cinque persone, perché ritengono le istituzioni di Washington oppressive e corrotte.

Donald Trump ha alimentato questa narrazione distorta e sdoganato la cosiddetta alt-right, la destra alternativa che esprime pubblicamente sentimenti razzisti, xenofobi e violenti. Infatti, i leader di questi gruppi sono stati indagati o condannati per sedizione. Molti estremisti di destra condividono anche le campagne No-vax sulla pandemia di Covid e hanno ripreso le teorie cospirazioniste in chiave antisemita.

Radicalizzarsi online

In Italia come in altri paesi, la radicalizzazione nella galassia suprematista avviene ormai quasi esclusivamente online, tramite forum come 4chan in cui vengono veicolate le teorie cospirazioniste e la propaganda estremista, ma anche in chat criptate, dove i militanti pensano di potersi esprimere senza freni.

La simbologia è un elemento importantissimo per l’estrema destra. Include un mix di nazismo e antisemitismo e richiami esoterici come nei casi dell’Ordine di Hagal a Napoli, il Sole Nero a Savona e l’Ordine Ario Romano nella capitale. Ma anche il cristianesimo con le crociate e i templari sono fattori ricorrenti tra le icone di questi gruppi. La prima indagine sull’Ordine Ario condotta dal Ros dei carabinieri ha portato nel 2021 ad arresti verso 12 sospetti e perquisizioni.

Tra di loro vi era anche una donna soprannominata “Miss Hitler” per aver partecipato a un concorso a tema e per i tatuaggi nazisti. Il gruppo esprimeva messaggi di odio soprattutto nei confronti di ebrei ed extracomunitari, ma c’era anche l’idea allo stato embrionale di attaccare una struttura della Nato. Quando abbiamo a che fare con cellule strutturate, l’età media varia molto e i capi sono anche over 40 come a Napoli e Roma.

Mentre nel caso di singoli radicalizzati la dimensione digitale diventa centrale, l’età media si abbassa fino all’adolescenza e tende a coinvolgere individui con poche interazioni sociali, che passano molte ore davanti al computer, in alcuni casi con il fenomeno degli “Incel”, celibi involontari che sviluppano sentimenti misogini perché si sentono rifiutati, come nel caso di Andrea Cavalleri a Savona.

C’è sempre un legame

Il concetto di “lupo solitario” è molto contestato dagli esperti perché in qualche modo c’è sempre un legame con una rete di appoggio che radicalizza il soggetto, fornisce materiali di addestramento o assemblaggio di esplosivo, o suggerisce persino obiettivi.

Un membro dell’Ordine di Hagal, Giampaolo Testa, aveva pensato a una strage alla caserma dei carabinieri di Marigliano, nel Napoletano, e aveva ricevuto addestramento militare in Polonia e Ucraina con gruppi di estrema destra.

Proprio il massacro di Christchurch viene menzionato nelle intercettazioni di Testa. Un elemento in comune che emerge con il terrorismo anarchico è l’individuazione tra gli obiettivi di caserme dei carabinieri, o comunque strutture militari nazionali e Nato.

Le indagini

Negli ultimi cinque anni si sono moltiplicati i casi di radicalizzazione e le indagini condotte da Digos della polizia di stato e Ros dei carabinieri, che si scambiano informazioni ogni giovedì attraverso il Comitato analisi strategica antiterrorismo (Casa), di cui fanno parte anche le agenzie di intelligence, guardia di finanza e polizia penitenziaria.

Ma il Casa può essere convocato anche in seduta straordinaria in seguito a eventi criminali e operazioni di polizia giudiziaria, nel formato ufficiale e attraverso un tavolo tecnico a cui partecipano i funzionari più operativi delle istituzioni menzionate.

Le indagini hanno riguardato tutta la penisola, dalla Sicilia al Friuli, e in molti casi sono emersi collegamenti ideologici o persino operativi con gruppi all’estero, dal Portogallo alla Russia. Questa galassia è davvero variegata, la loro debolezza deriva dalla frammentazione organizzativa e da un certo dilettantismo, ma fanatismo e paranoia cospirazionista rendono molto reale la minaccia.

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