- Presidente del Consiglio e ministro dell’Economia sono intervenuti in prima persona per cercare di convincere tutti che i prezzi dei carburanti su cui pesano dal primo gennaio 18 centesimi in più al litro non sono così alti, e in fondo era già successo altre volte.
- Dopo il decreto sulla trasparenza dei benzinai e le accuse di speculazione, i gestori hanno proclamato sciopero e l’esecutivo li ha convocati a palazzo Chigi per cercare di ricucire.
- Zavalloni (Fegica): «Per parte nostra ci aspettiamo prima di tutto che venga ripristinata la realtà dei fatti sull'aumento dei prezzi e sulla piena correttezza del comportamento dei gestori». Si sentono «infamati».
Il governo partito con i condoni fiscali adesso difende un tributo che pesa su tutti i consumatori: le accise. La legge di Bilancio non ha prorogato dal primo gennaio lo sconto introdotto dal governo Draghi e le polemiche non si placano. Sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, su TikTok la prima, in parlamento il secondo, sono intervenuti in prima persona per cercare di convincere tutti che i prezzi dei carburanti su cui pesano 18 cent



