- Il funzionario della Segreteria di Stato Mauriello, indagato e poi archiviato nello scandalo immobiliare di Londra, scrive un memoriale in cui racconta di quattro incontri avvenuti tra il sostituto Peña Parra e agenti dell’Aisi
- Il fedelissimo di Francesco «ha chiesto di effettuare delle bonifiche ambientali dei suoi uffici e informazioni su soggetti che erano entrati in affari con la Santa Sede». Il mistero del dissuasore telefonico
- Gli incontri con Tineri, il caporeparto Del Deo e il generale Parente. Dall’agenzia: «Solo bugie e imprecisioni, con Peña Parra solo normali interlocuzioni istituzionali»
In Vaticano c’è un documento che preoccupa i nostri servizi segreti, oltre agli uomini della gendarmeria di papa Francesco. Si tratta di un memoriale firmato dal funzionario della segreteria di Stato Vincenzo Mauriello e da poco depositato agli atti dell’inchiesta sulla compravendita del palazzo di Londra, l’indagine che ha travolto il cardinale Angelo Becciu e alcuni finanzieri italiani accusati di frode e truffa. La posizione di Mauriello è stata archiviata a ottobre, dopo un resoconto dif



