Il negoziato sul colle

Draghi e Quirinale, l’ipotesi estrema delle dimissioni per rompere lo stallo

LaPresse
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  • Le manovre dei partiti sulla scelta del prossimo capo dello Stato hanno sempre al centro l’incertezza sul destino dell’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi, che potrebbe decidere di sottrarsi al ruolo per lui inusuale di oggetto passivo delle decisioni altrui.
  • E allora Draghi potrebbe dimettersi subito dopo l’approvazione della Finanziaria, negli ultimi giorni di dicembre.
  • L’ipotesi estrema, prima sussurrata, sembra ora una di quelle più concrete per rompere lo stallo.

L’ipotesi si è fatta più plausibile da quando è arrivato il testo definitivo della legge di Bilancio, con i rinvii di dossier e riforme impopolari a ridosso della fine della legislatura, e dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiuso definitivamente all’ipotesi di un suo mandato bis. Le manovre dei partiti sulla scelta del prossimo capo dello stato hanno sempre al centro l’incertezza sul destino dell’attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel ruolo per lui inus

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