Nessuna ammenda per un esecutivo a dominanza maschile, una allusione alle «farisaiche quote», molti riferimenti a «carriera, competitività e occupazione femminile», parità salariale. Ecco cosa dice il premier sulle donne, e cosa non dice: per esempio, quanto è importante un welfare pubblico forte
- Chi si aspettava da Mario Draghi che facesse ammenda per il suo gabinetto composto da sole otto donne, circa la metà rispetto agli uomini e per la maggior parte senza portafoglio, rimarrà delusa o deluso.
- Il premier, al quale spetta la responsabilità finale della scelta, ha omesso la questione. «Parità non significa un farisaico rispetto delle quote», dice.
- Draghi parla di parità salariale, occupazione femminile, «carriera, competitività». Non basta: con Covid-19 il lavoro di cura pesa ancor più sulle donne. Le femministe chiedono un «rafforzamento del welfare pubblico impoverito dai tagli».
Chi si aspettava da Mario Draghi che facesse ammenda per il suo gabinetto composto da sole otto donne, circa la metà rispetto agli uomini (15) e per la maggior parte senza portafoglio, rimarrà delusa o deluso. Il premier, al quale spetta la responsabilità finale della scelta, ha omesso la questione. Un’allusione al nodo delle ministre l’ha fatta: «Una vera parità di genere non significa un farisaico rispetto di quote rosa richieste dalla legge: richiede che siano garantite parità di condizi



