Tutto quello che c’è da sapere sulla corsa al Quirinale, fra suggestioni della stampa, ambizioni, calcoli, tattiche e assenza di manovre dei protagonisti. Monte Cavallo, la rubrica quotidiana sull’elezione del prossimo capo dello stato
- Sergio Mattarella comunica “stupore” per i giochi attorno alla sua riconferma. E mette la parola fine al balletto pd su un incarico bis. Enrico Letta prende atto ma deciderà a gennaio il da farsi per la successione.
- Si profila un ingorgo istituzionale su cui stanno studiando gli esperti di Quirinale e Montecitorio. Mai nella storia della repubblica un Presidente del Consiglio era fra i possibili candidati alla Presidenza.
- Giuseppe Conte potrebbe arrivare in extremis fra i 1007 elettori del nuovo capo dello Stato. L’idea è del Pd che vuole presentarlo alle suppletive di Roma 1, nel seggio che fu di Gualtieri.
Tre temi nel dibattito sulla corsa al Quirinale in un fine settimana particolarmente ricco di indiscrezioni, sussurri e grida (quelle di Sergio Mattarella). Prima questione. Il presidente uscente si è irritato molto per i giochi attorno al Disegno di legge costituzionale, presentato da Luigi Zanda, Dario Parrini, Gianclaudio Bressa e altri senatori del Pd, che vieta la rieleggibilità al Quirinale dello stesso Presidente dopo il primo mandato. Dal Nazareno hanno chiarito informalmente che lo “st



