Il candidato del centrodestra alle prossime regionali in Calabria sarà Roberto Occhiuto, attuale capogruppo di Forza Italia alla Camera, con il governatore uscente Nino Spirlì – che ha sostituito Jole Santelli dopo la sua scomparsa – nel ruolo di vicepresidente. La decisione è stata presa nel pomeriggio di mercoledì 16 giugno dopo un vertice tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia a Montecitorio. Alla riunione hanno partecipato, oltre ai leader Antonio Tajani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche i rappresentanti di Coraggio Italia, Noi per l'Italia e Udc.

Occhiuto si è detto «onorato» per la decisione della coalizione di scegliere il suo nome. «In tanti negli ultimi mesi mi hanno chiesto se fossi davvero convinto di lasciare un incarico nazionale così prestigioso (quello di capogruppo di Forza Italia alla Camera, ndr) per cimentarmi in questa difficile sfida. Ma io ho scelto da tempo. Da domani sarò impegnato per raggiungere questo obiettivo. Dimostreremo che la Calabria non è una terra ingovernabile e che i calabresi sono cittadini di serie A come quelli delle altre regioni, che chiedono opportunità, vogliono essere messi nelle condizioni di lavorare e prosperare esaltando le bellezze e le ricchezze del nostro territorio», ha aggiunto.

«Occhiuto sarà capace non solo di vincere le elezioni, ma anche di governare bene una regione bellissima, che ha molte potenzialità inespresse. Non vedo l’ora di tornare in Calabria per dare il mio contributo», ha scritto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, su Facebook. «Ogni settimana – ha detto invece Salvini – ci troviamo e risolviamo con scelte unitarie. In Calabria ci sarà il ticket Occhiuto-Spirlì, valorizzando passato presente e futuro, sono contento e contiamo di avere altri cinque anni di buon governo per dimostrare al mondo quanto è onesta, pulita e laboriosa la Calabria, fortunatamente sempre più lontana da stereotipi di 'ndrangheta e mala amministrazione».

Quella sul candidato in Calabria è stata l’unica decisione presa durante il vertice di centrodestra alla Camera. Non c’è ancora un accordo definitivo, infatti, sui nomi per le città di Bologna, Milano e Napoli: i vertici della coalizione si riuniranno nuovamente giovedì 17 giugno nel tentativo di arrivare a una soluzione comune.

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