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I partiti si dividono e rinviano a data da destinarsi il voto in aula alla Camera sul testo, ma quasi due italiani su tre sono già favorevoli e sono trasversali alle forze politiche.
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Secondo i dati Ipsos dell’ottobre 2021, il 61 per cento degli italiani è favorevole all’eutanasia, il 27 per cento è favorevole solo in caso di alcune specifiche patologie e solo il 7 per cento è contrario a priori. La maggioranza del sì è in tutti i partiti: il 66 per cento sia nel Pd che nella Lega.
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Questi numeri mostrano come il tema dell’eutanasia, ancora così ideologicamente connotato dentro i gruppi parlamentari, sia invece già maggioritario anche dentro gli stessi partiti di centrodestra che hanno votato in commissione contro il fine vita e puntano a farlo anche in aula.
Il dibattito sul fine vita continua a dividere il parlamento, con la conseguenza che la legge rimane nel limbo. Alla Camera si è aperta e chiusa la discussione generale senza portare a un orientamento unitario nella maggioranza, che già si era divisa in commissione. In quella sede, infatti il centrodestra che aveva votato contro il testo, nonostante l’inserimento di due correttivi difficili da digerire per i sostenitori della legge: l’obiezione di coscienza e diritto al suicidio assistito solo



