Quattro anni e otto mesi per Andrea Di Rubba e quattro anni per Andrea Manzoni. Pene importanti, seppur non pesanti, quelle chieste dai pubblici ministeri di Milano del processo Lombardia Film Commission (Lfc) per i due commercialisti della Lega, alla sbarra per concorso in peculato e turbata libertà di scelta del contraente nell'acquisizione del famoso capannone di Cormano, pagato 800mila euro di denaro pubblico che sarebbe stato poi distratto per finire nelle tasche di coloro che avrebbero partecipato a questa frode nei confronti della regione.

Le condanne chieste dai pm Eugenio Fusco e Stefano Civardi si confrontano con il patteggiamento da quattro anni e dieci mesi ratificato per Luca Sostegni, il prestanome arrestato nel settembre del 2020 dando evidenza a questa inchiesta. Una figura certamente non centrale in questa presunta frode che rischia, quindi, di pagare di più di coloro che sono considerati la mente di quest'operazione.

C'è da dire che a Sostegni era stata contestata anche una tentata estorsione, ai danni però dei due commercialisti (e del loro sodale Michele Scillieri), mentre Di Rubba e Manzoni possono godere dello sconto di pena del 30 per cento assicurato dal processo con rito abbreviato che hanno scelto per essere giudicati davanti al Tribunale di Milano. La maggiore pena per Di Rubba è dovuta al fatto che è stato presidente di Lfc fino al 2018, mentre il secondo non ha mai avuto un ruolo apicale ai vertici di Lfc.

Non ha avuto la mano leggera, invece, la fondazione Lfc, parte civile in questo processo insieme al comune di Milano. L'ente regionale ha infatti chiesto un risarcimento da quasi 1,8 milioni di euro (di cui 1,2 milioni per danno d’immagine), ovvero più del doppio del prezzo del capannone. La città guidata dal sindaco Beppe Sala pretende invece 117mila euro dai due in caso di condanna. La regione Lombardia, guidata dal leghista Attilio Fontana, non si è invece costituita com’è noto.

Da quello che è filtrato (il processo è a porte chiuse), nella loro requisitoria i pubblici ministeri hanno sottolineato l'importanza delle perquisizioni fatte dalla procura di Genova nello studio bergamasco dei due commercialisti nel dicembre del 2018, parlando di una vera e propria «miniera» di informazioni e notizie utili alle indagini milanesi sotto forma di file, delle chat e delle email acquisite. Tra le carte sequestrate anche una mail datata 30 novembre del 2017, ovvero cinque giorni prima del compromesso stipulato tra Lombardia Film Commission e Immobiliare Andromeda per l'acquisto del capannone di Cormano al prezzo di 800mila euro, nella quale il commercialista vicino alla Lega Michele Scillieri (già condannato a 3 anni e 8 mesi in questo procedimento) aveva inviato ai colleghi bergamaschi Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni un file dal titolo «conteggi», dove venivano suddivisi i soldi per questo affare. Va ricordato che la procura di Genova da tempo indaga sulla sparizione dei famosi 49 milioni di rimborsi elettorali pagati alla Lega.

© Riproduzione riservata