- Un partito che punta a rappresentare sensibilità diverse e spesso distanti tra di loro, un partito che si dichiara aperto al contributo di tutte e tutti, ha bisogno delle scuse di Giarrusso?
- All’ex berlusconiana Lorenzin o a Carlo Calenda, che ha preso la tessera e poi se n’è andato, non sono mai state chieste scuse.
- Anche Luigi Di Maio, che il Pd ha votato alle ultime elezioni, non sono mai state chieste scuse per le sue intemerate contro «il partito di Bibbiano».
Nello statuto del Partito democratico la frase “chiedere scusa” non compare. Non è tra le condizioni necessarie per rientrare nella categoria degli iscritti/iscritte che, si legge, sono «le persone che, cittadine e cittadini italiani nonché cittadine e cittadini dell’Unione europea residenti ovvero cittadine e cittadini di altri paesi in possesso di permesso di soggiorno, si iscrivono al partito sottoscrivendo il manifesto dei valori, il presente statuto, il codice etico, e accettando di essere



