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Il doppio manifesto dei valori rivela la confusione identitaria del Pd

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 21-01-2023 Roma Politica Assemblea nazionale costituente del Partito democratico Nella foto Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Elly Schlein 21-01-2023 Rome (Italy) Politics National Constituent Assembly of the Democratic Party In the pic Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Elly Schlein
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 21-01-2023 Roma Politica Assemblea nazionale costituente del Partito democratico Nella foto Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Elly Schlein 21-01-2023 Rome (Italy) Politics National Constituent Assembly of the Democratic Party In the pic Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Elly Schlein
  • Il Pd è stato finora l’unico, fra gli sconfitti, ad aver tratto dal voto le dovute conseguenze; gli altri si comportano come se avessero vinto.
  • Riconosciuto questo, proprio il percorso congressuale, a partire dalla tormentata vicenda del manifesto dei valori, mostra i persistenti i limiti e le contraddizioni di questo partito, impantanato nel “ma anche”.
  • Sono limiti culturali e strutturali, che negli anni hanno provocato l’emorragia dei voti. Oggi, si perpetuano nella candidatura di Bonaccini e nell’area che lo sostiene.

Il Pd non è stato l’unico partito ad aver perso le elezioni. Ma è l’unico, fra gli sconfitti, ad averne tratto le dovute conseguenze; gli altri si comportano come se avessero vinto. Riconosciuto questo (che non è poco), proprio la discussione in corso mostra però quanto sia difficile superare le contraddizioni e i limiti del Pd, o almeno di una sua ampia area. Sono limiti organizzativi e di classe dirigente: un partito degli eletti, in cui gli iscritti contano molto poco, e dove spesso la r

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