il consiglio federale della lega

Giorgetti, tanto rumore per nulla: la Lega si ricompatta attorno a Salvini

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 28–10-2021 Roma, Italia Politica Lega - vertice con Berlusconi Nella foto: il segretario della Lega Matteo Salvini al suo rientro negli uffici della Lega al Senato dopo l’incontro con Silvio Berlusconi Photo Mauro Scrobogna /LaPresse October 28, 2021\\u00A0 Rome, Italy Politics Lega - summit with Berlusconi In the photo: the secretary of the Lega Matteo Salvini on his return to the offices of the League in the Senate after meeting with Silvio Berlusconi
Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 28–10-2021 Roma, Italia Politica Lega - vertice con Berlusconi Nella foto: il segretario della Lega Matteo Salvini al suo rientro negli uffici della Lega al Senato dopo l’incontro con Silvio Berlusconi Photo Mauro Scrobogna /LaPresse October 28, 2021  Rome, Italy Politics Lega - summit with Berlusconi In the photo: the secretary of the Lega Matteo Salvini on his return to the offices of the League in the Senate after meeting with Silvio Berlusconi

 

  • Il consiglio federale convocato ha avuto l’esito atteso: tutti d’accordo dietro al capo, come se nulla fosse accaduto dello scontro con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
  • «Ascolto tutti e decido, come sono solito fare», è stato l’insolitamente laconico commento di Salvini prima di entrare in riunione. Enfasi sul verbo declinato al singolare.
  • La dimostrazione di forza di Salvini è riuscita, ma non è su questo piano che si colloca la sfida che gli propone Giorgetti.

Dopo due giorni di tensione, è arrivata la risacca dentro la Lega. Il consiglio federale convocato d’imperio da Matteo Salvini, con meno di 48 ore di anticipo, ha avuto l’esito atteso: tutti d’accordo dietro al capo. Compreso il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che cancella così, come se niente fosse, le polemiche e lo scontro pubblico degli ultimi giorni.  Del resto oltre ai due protagonisti della lotta interna, intorno al tavolo nella sala del gruppo a Montecitorio se

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