- Il consiglio federale convocato ha avuto l’esito atteso: tutti d’accordo dietro al capo, come se nulla fosse accaduto dello scontro con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
- «Ascolto tutti e decido, come sono solito fare», è stato l’insolitamente laconico commento di Salvini prima di entrare in riunione. Enfasi sul verbo declinato al singolare.
- La dimostrazione di forza di Salvini è riuscita, ma non è su questo piano che si colloca la sfida che gli propone Giorgetti.
Dopo due giorni di tensione, è arrivata la risacca dentro la Lega. Il consiglio federale convocato d’imperio da Matteo Salvini, con meno di 48 ore di anticipo, ha avuto l’esito atteso: tutti d’accordo dietro al capo. Compreso il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che cancella così, come se niente fosse, le polemiche e lo scontro pubblico degli ultimi giorni. Del resto oltre ai due protagonisti della lotta interna, intorno al tavolo nella sala del gruppo a Montecitorio se



