Dopo le critiche a Zerocalcare e Amnesty: «Buona parte dei giornalisti italiani è come se stessero assistendo a una partita di calcio, su curve contrapposte. Ci manca solo il “devi morire”, ma forse arriverà. Sul campo non c’è però una partita. Ci sono massacri di civili. Israeliani prima, palestinesi poi»
Come dopo il 2001, come nel decennio di guerra in Siria. Buona parte del giornalismo italiano commenta quanto sta accadendo dal 7 ottobre in Israele e nella Striscia di Gaza come se stesse assistendo a una partita di calcio, su curve contrapposte. Ci manca solo il “devi morire”, ma forse arriverà. Sul campo non c’è però una partita. Ci sono massacri di civili. Israeliani prima, palestinesi poi. Dopo il crimine contro l’umanità contro le Torri gemelle del 2001, chi sosteneva l’importanza del r



