Ci risiamo: sono 51 i deputati della Lega che non hanno partecipato al voto finale sul secondo decreto Green pass, quello dedicato a scuola e trasporti. Tra questi ci sono Claudio Borghi, Andrea Crippa, Guglielmo Picchi, gli ex sottosegretari del governo giallo verde Raffaele Volpi e Dario Galli, Alessandro Pagano, Barbara Saltamartini, Antonio Zennaro e l'ex ministro Lorenzo Fontana.

Dai tabulati della Camera emerge che il 52,27 per cento, in termini assoluti 69 su 132, ha preso parte allo scrutinio tra i banchi del Carroccio, 12 risultano in missione.

Borghi si è comunque detto soddisfatto per l’approvazione dell’ordine del giorno che impegna il governo a specificare che non servirà il green pass per i genitori che accompagnano i bimbi a scuola, un’intenzione che il governo aveva già anticipato a Domani.

Non è solo la Lega ad aver mostrato qualche difficoltà al voto. Anche Forza Italia ha contato solo il 56 per cento di presenze: 43 su 76 deputati iscritti al gruppo azzurro. I più presenti sono stati i deputati del Pd, il 75,2 percento di partecipanti allo scrutinio. Buon risultato anche per il Movimento 5 Stelle: 65 per cento con solo 30 assenti.

Ieri, al voto sulla questione di fiducia, i dati sono stati altrettanto poveri. I sì sono stati 413, 48 i contrari, un astenuto, ma la Lega era presente al 60 per cento: 80 deputati su 132. Il gruppo più presente è stato quello del Pd (86 votanti su 93).

«Rinnoviamo la fiducia al governo Draghi, ma ricordiamo la promessa di non aumentare in nessun modo le tasse, di aprire i cantieri e tenere sotto controllo i costi dell'energia (un riferimento al tema delle bollette, ndr). Parliamo di questo, non di ius soli. Pensiamo sia giusto porre dei problemi per trovare soluzioni condivise e positive per il paese», aveva affermato nell'Aula della Camera Rossana Boldi della Lega in dichiarazione di voto sulla fiducia al dl Green pass bis.

Già al Senato la Lega aveva mostrato segni di insofferenza sul primo Green pass. La fiducia era stata votata con 45 deputati su 132 (20 in missione) con una presenza del 34 per cento.

Salvini fino a questa mattina ha continuato a rispondere sui no vax che «ogni idea va rispettata»

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