Sono passati diciassette giorni e l’interrogazione del renziano Luciano Nobili contro la trasmissione Report di Rai 3 è ancora bloccata alla Camera, mai resa pubblica. A quanto appurato potrebbe essere respinta, o, in gergo tecnico, risultare “inammissibile” perché, fanno sapere dagli uffici di Montecitorio, le domande che Nobili porge al ministero dell’Economia, avrebbero dovuto essere indirizzate in Commissione di vigilanza Rai della quale però Nobili non fa parte. Una situazione che significherebbe doverla modificare o direttamente ritirare per farla ripresentare ai suoi colleghi di gruppo. Per Anzaldi (Iv) però, segretario della commissione, c’è di mezzo una guerra tra servizi segreti, e non ne vuole sapere: «No, io non la ripresento».

L’interrogazione

Il testo è stato depositato alle 9:28 del 3 maggio. La sera è stato messo in onda il servizio di Report che ha mostrato Matteo Renzi in compagnia dell’agente dei servizi segreti Marco Mancini in un autogrill, immagini riprese da un’insegnante. Nel testo depositato, Nobili parla di Report, ma chiede se, riguardo un servizio di mesi prima (novembre 2020) siano intercorsi rapporti economici tra la Rai e la società Tarantula Luxembourg e Francescomaria Tuccillo. La finalità, ha dichiarato, produrre video contro Renzi. Inoltre il deputato chiede se ci siano stati contatti tra il portavoce dell’ex premier Conte, Rocco Casalino, e Report. Tutti quesiti basati su “fonti giornalistiche” mai chiarite. Lo stesso Nobili rispondendo a Domani ha commentato: «Magari mi hanno detto una stupidaggine».

Le trattative

Gli uffici dei Montecitorio ancora non si sono espressi: «Non stanno dando spiegazioni» dice l’ufficio stampa di Italia viva alla Camera, si sa solo con certezza che è un problema di competenza. I tecnici dell’ufficio Sindacato ispettivo stanno studiando il caso. Il ministero dell’Economia si occupa solo del contratto di servizio Rai, invece Nobili chiede conto di contratti di cui si occupa la Rai e del presunto carteggio tra Casalino e Report.

La dichiarazione ufficiale di “inammissibilità” è l’extrema ratio. Il Parlamento ha delle norme precise per la presentazione delle interrogazioni. Tra le varie motivazioni per cui potrebbe essere respinta ci sono le caratteristiche del quesito «in quanto non rientrante nella sfera di responsabilità propria del governo nel confronti del Parlamento».

Nello specifico «sono inammissibili le interrogazioni o le interpellanze attinenti a questioni non rientranti nei poteri e nella competenza del Governo». Esclusi quindi i quesiti relativi a fatti o questioni per i quali «il governo non sia istituzionalmente in grado di rispondere, ovvero nei quali si richieda al governo la mera conoscenza o la valutazione di fatti o questioni per i quali non sia individuabile una competenza o responsabilità governativa».

Prima che il presidente della Camera, in questo caso Roberto Fico, mandi una lettera al parlamentare che dichiari l’inammissibilità, ci sono dei passaggi informali che in pratica fanno sì che una interrogazione di fatto inammissibile non venga mai dichiarata tale, una sorta di contrattazione tra gli uffici della Camera e il parlamentare: per Nobili sono già partite. In attesa di chiarire quale sarà la posizione ufficiale, Nobili, riferiscono dal gruppo di Italia viva, sta facendo pressioni perché si esprimano con più chiarezza.

Guerra tra servizi

Il deputato spera ancora che proceda così per come è stata scritta, comunque è pronto a riformulare il documento in parte, oppure a passarlo ai suoi colleghi in vigilanza, il capogruppo al Senato, Davide Faraone, o Anzaldi. Quest’ultimo però su questo punto è molto chiaro: «Se ne fossi stato convinto l’avrei presentata senza che me lo dicesse Nobili o il mio partito». Lui non ha dubbi: «Se andiamo a scavare è sicuro che qualcosa non funziona». Di questa cosa dice «parliamo da 20 giorni, ed è una guerra tra servizi segreti come si sta scoprendo adesso». Una situazione su cui non si sbilancia: «Nobili si sta prestando a una guerra tra servizi? Per la risposta citofonare Nobili, dalla signora che scopre Renzi all’autogrill, al servizio di Report di novembre, se la vede Nobili». 

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