Tra le acque di Cutro, sono stati ritrovati i corpi di tre nuove vittime accertate del naufragio del 26 febbraio, il cui bilancio è ora di 76 morti. Si tratta di una bambina di circa 5 anni, di un adulto, il cui corpo è stato recuperato nel pomeriggio, e di un’altra bambina di età compresa tra i 6 e i 10 anni, la trentaduesima minore rimasta vittima della tragedia.

I ritrovamenti arrivano a meno di un giorno da quello del corpo di un altro bambino.

Una nave della Guardia costiera ha portato in salvo 580 migranti, sbarcati a Reggio Calabria. La nave ha effettuato tre diversi interventi di soccorso prima di attraccare. 

In mattinata, un peschereccio con 487 persone a bordo è stato scortato dalla Guardia costiera nel porto di Crotone. L’imbarcazione, partita da Tobruk in Libia, ha viaggiato per cinque giorni prima di essere intercettato a 70 miglia dalle coste italiane dopo una segnalazione di Frontex. La maggior parte dei migranti soccorsi sono di nazionalità pakistana. 

I nuovi arrivi 

Secondo gli ultimi dati, nelle ultime 48 ore circa 4.600 persone sono partite tentando lo sbarco in Italia. La Guardia costiera è stata costretta a chiedere anche l’intervento di una nave della Marina militare per soccorrere gli occupanti delle decine di imbarcazioni dirette soprattutto verso la costa ionica della Calabria. Non erano sufficienti cinque motovedette, tre navi e un aereo già dispiegati per soccorrere l’ingente numero di persone in arrivo. In mare, attendono soccorso circa 1.300 persone.

A 100 miglia da Roccella Ionica, la Guardia costiera sta soccorrendo due barconi con 800 migranti a bordo. Le condizioni proibitive del mare, forza 6, e il sovraffollamento delle imbarcazioni rendono complesse le operazioni di salvataggio, già complicate dall’alto numero di casi Sar quasi contemporanei.

Si intensificano anche gli sbarchi a Lampedusa. In due giorni 2.900 persone sono approdate sull’isola. L’hotspot, pensato per accogliere 400 persone, è al momento in forte sovraccarico. La nave Diciotti ha soccorso un peschereccio con 480 persone a bordo prima che arrivassero sull’isola siciliana.

Alarm Phone ha lanciato l’allarme per un’imbarcazione in distress con a bordo 47 migranti partiti dalla Libia per cui è richiesto «soccorso immediato». Un mercantile, riferisce l’organizzazione, sarebbe in rotta verso il barcone, ma si teme possa riportare i migranti sulle coste libiche.

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