- La parola «voto» circola da giorni, pronunciata da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini. Il 30 giugno anche Enrico Letta, l’aveva pronunciata.
-
Il segretario del Pd, dopo l’incontro con Draghi e le telefonate a Mattarella, segue Salvini ipotizzando la crisi.
-
Lo spauracchio delle urne può essere utile al leader del M5s a tenere il punto con i parlamentari anti governo
Non è il «patto sociale» proposto da Mario Draghi e dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, che può essere considerato una risposta alle richieste del M5s, è la parola «voto» presa finalmente sul serio a raddrizzare in extremis il piano ormai inclinato verso la crisi di governo, a fermare il cupio dissolvi grillino e a riportare un certo numero di senatori – ma solo stamattina sapremo effettivamente quanti – con i piedi per terra. La parola «voto» in realtà circola da giorni, pronunciata da G



