- Letta va da Draghi e sente Mattarella. Poi con i suoi è chiaro: «Incomprensibile una rottura proprio mentre finalmente si riscrive l’agenda sociale del paese. Faremo di tutto per evitare la crisi di governo».
- Le proposte di Orlando per il «patto sociale». Stamattina la riunione del consiglio nazionale M5s poi la congiunta dei gruppi parlamentari Pd. Alla camera, scelta mai accaduta in questa legislatura, dà il termometro della preoccupazione del segretario.
- Conte però si è infilato in un guaio: se ritira la delegazione dalla maggioranza ha chiuso la legislatura e l’alleanza con il Pd; se assicura la navigazione al governo subirà una nuova fuoriuscita di parlamentari.
Appena Mario Draghi conclude la sua conferenza stampa, Enrico Letta dirama la convocazione congiunta dei gruppi del Pd di Camera e Senato, oggi alle due e mezza, presso la sala della Regina di Montecitorio. L’appuntamento in un luogo istituzionale, scelta solenne mai accaduta in questa legislatura, dà il termometro della preoccupazione del segretario. Arriverà dopo la riunione del Consiglio nazionale dei Cinque stelle convocato alle 8 e mezza di mattina, che deve decidere una buona volta cosa



