Colpo di scena nella campagna elettorale per le regionali in Lombardia: Umberto Bossi sosterrà il candidato di centrodestra Attilio Fontana e gli ex leghisti espulsi rinunciano alla candidatura.

Il colpo arriva pesante alla campagna della civica Letizia Moratti, che da settimane cercava l’accordo con il gruppo di Bossi per poter aggiungere tra le liste a suo sostegno anche quella del Comitato Nord, rubando voti alla Lega di Matteo Salvini.

Invece, alla fine, il regista assoluto dell’operazione Bossi ha dichiarato abortita la missione e i suoi fedelissimi hanno accettato la sua decisione, ritirandosi dalla corsa.

«Dopo aver parlato con l'onorevole Umberto Bossi e con l'europarlamentare Angelo Ciocca, abbiamo deciso di non candidarci alle prossime elezioni regionali», si legge in una nota gli ex consiglieri regionali della Lega, Antonello Formenti, Massimiliano Bastoni e Mura Roberto, che hanno aderito al Comitato Nord ed erano decisi a tentare nuovamente la scalata al Pirellone.

«La decisione nasce dal fatto che non ci sarà una lista del Comitato Nord alle prossime elezioni regionali, data l'impossibilità per il comitato di presentarsi a sostegno del governatore uscente Attilio Fontana. Questa è la volontà di Bossi e noi la rispettiamo fino in fondo così come abbiamo sempre rispettato la linea del fondatore della Lega. Potremmo percorrere altre strade e candidarci sotto altre bandiere ma è un'ipotesi che abbiamo deciso di scartare in quanto non sarebbe coerente con la nostra storia politica».

La scelta

Il Comitato Nord, tanto quanto la Lega, si è dimostrato un movimento granitico e verticistico: se il capo dice no, lo si accetta. Bossi, dunque, ha preferito tirare il freno a mano su un’operazione che avrebbe definitivamente spaccato la Lega.

Le ragioni dietro l’improvvisa rinuncia potrebbero essere anche quelle di non credere fino in fondo che il progetto di Moratti avesse reali possibilità di raggiungere un risultato elettorale accettabile. Il gruppo è ancora giovane e metterlo subito alla prova in una competizione elettorale come le regionali avrebbe potuto essere un azzardo.

Meglio dunque aspettare: il Comitato Nord continua ad esistere e lavora in vista dei vari congressi della Lega ancora da celebrare ed è compatto intorno a Bossi. «Il gruppo non è nato per finalità elettorali, ma per potare avanti l'autonomia, sulla linea originaria di Bossi», è il ragionamento interno.

Tuttavia, è certo che la rinuncia a correre non è indolore, soprattutto per i quattro consiglieri regionali uscenti, e segna una brusca interruzione dell’assalto frontale alla Lega lombarda.

Alla fine, dunque, ha avuto ragione Fontana quando diceva che «con Bossi siamo amici da troppo tempo, sono sicuro che mi sosterrà». E un sospiro di sollievo può tirarlo anche Matteo Salvini.

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