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Emendamento anti Jobs act. La sfida di Orlando apre il congresso del Pd

Foto LaPresse
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  • Tra gli emendamenti alla manovra c’è anche quello dell’ex ministro che vuole cancellare l’architrave della riforma Renzi: i contratti a tutele crescenti e le norme sui licenziamenti.
  • L’iniziativa è stata sottoscritta, tra gli altri, da vari big di quell’area, come l’ex segretario del Pd Zingaretti, l’ex sottosegretario agli Affari europei Amendola e deputati di spicco come Cuperlo, De Biase e Zan.
  • Un’assenza spicca tra i sottoscrittori del testo di Orlando: quella di Elly Schlein che, a differenza di molti altri oggi schierati per l’abolizione, ha sempre osteggiato il Jobs act.

Un emendamento alla legge di Bilancio per cancellare il Jobs act. La sinistra del Pd apre così la battaglia congressuale utilizzando il voto parlamentare sulla manovra finanziaria. Finito il tempo delle parole, è l’ora delle prese di posizione. E la mossa non è una casualità o l’iniziativa non concordata di qualche deputato in cerca di visibilità. La proposta, che figura tra le segnalate che saranno esaminate nei prossimi giorni in commissione Bilancio alla Camera, porta la firma di Andrea Orla

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